Fondazione San Giorgio – Proposte 2023/2024
Da Caino a Gesù:
violenza e riconciliazione
secondo le Scritture ebraico-cristiane
guida padre Maurizio Teani SJ
Gli incontri biblici per l’anno 2023-2024 intendono presentare un quadro essenziale della condizione umana, a partire dall’ardua problematica della violenza e del suo superamento.
La violenza, che si ripropone di continuo nei rapporti interpersonali e sociali e mina alla base la fraternità tra le persone e tra i popoli, affonda le sue radici in una relazione distorta con Dio (l’Origine della vita: la vita è un dono e si conserva se viene donata). Lo stravolgimento della relazione con l’Origine finisce per avere conseguenze devastanti nelle relazioni con gli altri e con la natura.
La Scrittura non si limita, però, a smascherare mentalità e comportamenti che inquinano la vita dei singoli e dei popoli. Aiuta a riflettere su (e a percorrere) la via che permette di aprire un varco a rapporti di giustizia e di fraternità. Il vertice del messaggio biblico è raggiunto con la vicenda di Gesù di Nazareth, il solo “Giusto” (Lc 23,47), “l’Adamo escatologico” (1Cor 15,45), che realizza (e rivela) pienamente il progetto di Dio sull’umanità.
Testo fondamentale di riferimento – oltre all’Enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti del 3 ottobre 2020 – è il Documento della Pontificia Commissione Biblica Che cosa è l’uomo? (Sal 8,5). un itinerario di antropologia biblica, Libreria Editrice Vaticana 2019.
Gli incontri avranno luogo nel Centro San Giorgio (via San Giorgio, 1 con possibilità di parcheggio nel cortile del Centro) dalle ore 19 alle 20,30, il venerdì nei periodi forti di Avvento e Quaresima. Dopo la lectio ci sarà spazio per un momento di scambio in piccoli gruppi e si concluderà con un sobrio aperitivo.
IL DESIDERIO DI AIUTARE LE ANIME – 4° Incontro – 18 Febbraio 2022
Il desiderio di aiutare le anime
Intervento di sr Maria Paola Aiello
Il desiderio di aiutare le anime – noi diremmo: di aiutare le persone – nasceva in Ignazio dalla sua profonda conoscenza di Dio.
Egli aveva compreso che Dio parla nella storia di ciascuno.
L’esperienza della ferita alla gamba e della sua conversione, partita proprio da quella situazione di immobilità, lo spinse ad avvicinare altri non per indottrinarli, ma per stimolarli a leggere la presenza del Signore nelle vicende della propria storia.
Come fa un maestro di scuola con un bambino, così Dio insegna ad Ignazio a cercare il suo quid agendum nelle varie fasi della sua vita per aiutarlo a progredire nel suo desiderio di aiutare le anime.
LA RICERCA DELLA VOLONTA’ DI DIO – 3° Incontro – 17 Dicembre 2021
La ricerca della volontà di Dio
Introduzione di P. Maurizio Teani SJ
Si sono alternati alcuni dei membri della CVX locale che hanno provato a condividere le risonanze sentite rileggendo
il Racconto del Pellegrino.
Non si è avuta la pretesa di fare una lectio o un’omelia, ma semplicemente di raccontare il modo di procedere di una comunità di persone che sceglie liberamente di fare condivisione del proprio vissuto, ascoltandosi e accogliendo l’altro, senza commenti o discussioni ed evitando i luoghi comuni del si dice, la gente fa…
Vite che si svelano nella condivisione di quanto il Signore ha operato in loro e rendono ciascuno più forte nella fede.
LA PRIMA CONVERSIONE – 2° Incontro – 26 Novembre 2021
La Prima Conversione
Conversazioni per cogliere il senso di un itinerario
Suor Maria Paola Aiello, delle Ausiliatrici del Purgatorio, che ha condotto la seconda conversazione sull’Autobiografia, ha proposto questi sussidi per la preghiera personale.
VEDERE NUOVE TUTTE LE COSE IN CRISTO – 1° Incontro – 22 Ottobre 2021
Introduzione al
“Racconto del pellegrino”
o
Autobiografia di Sant’Ignazio
Conversazioni per cogliere il senso di un itinerario
E’ iniziato venerdì 22 ottobre nella chiesa di San Giorgio, alla presenza di un buon numero di persone, il ciclo di incontri che vuole celebrare il 500° anniversario della conversione di Ignazio di Loyola. L’introduzione è stata affidata ad un breve cartone animato, realizzato dai Gesuiti belgi, che ha riassunto la vita del Santo fondatore della Compagnia di Gesù.
Ha preso poi la parola padre Maurizio Teani SJ, commentando e attualizzando con il suo stile immediato il video.
Cosa è riuscito a fare un colpo di cannone! Un evento che ha scombussolato la vita del cavaliere Iñigo in modo imprevisto, un po’ come per noi, oggi, la pandemia. Per noi l’evento può essere un incontro, una malattia, un insuccesso; un giorno veniamo coinvolti, anche se, nell’immediato, siamo tentati di minimizzare, come quando, due anni fa, ricorreva l’espressione: “Andrà tutto bene” con cui si cercava di eliminare il problema.
Invece si deve prendere atto della precarietà della vita. Ignazio, che pensava a cose straordinarie, alla carriera militare, a una gran dama da conquistare, si trova bloccato a letto, come noi ci siamo trovati bloccati in casa a causa di un virus. Egli ha fatto i conti con quella realtà, con quel colpo che ha bloccato le sue attese. Si tratta di rivedere l’idea della propria persona: per cosa abbiamo ricevuto certi doni? Due anni fa si diceva: “Tutto non sarà più come prima”, ma, all’apparenza, sembra tornato tutto uguale. Il Signore ci invita a leggere i segni dei tempi, ma si può anche essere ottusi… Ciascuno diventa davvero umano quando sa rispondere all’appello ad uscire da sé che Dio ci rivolge in vari modi. Ignazio, come Paolo, è stato spinto a rivedere la propria vita dall’incontro col Signore.
Un testo che bene introduce all’Autobiografia è 1 Tim 1,12-16:
Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro,….io che per l’innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Quel “Ma ” segna il passaggio: la magnanimità di Dio è affinché lui, Paolo come anche Ignazio, la comunicasse ad altri.
E’ poi subentrato padre Massimo Tozzo SJ, assistente della CVX locale, che ha evidenziato alcuni elementi del testo che analizzeremo. Innanzitutto il libretto dell’Autobiografia, contrariamente a quanto dice il titolo, non è stato scritto personalmente da Ignazio: alcuni confratelli coevi, primo fra tutti il padre Nadal, hanno insistito molto con lui perché raccontasse quello che aveva vissuto affinché la neofondata Compagnia potesse avere il testamento del suo fondatore. Il santo si negò a lungo e acconsentì solo quando comprese che la conoscenza del suo personale percorso avrebbe potuto giovare a molti. Così, in diversi momenti lungo un arco di tempo che va dall’agosto 1553 all’ottobre 1555, Ignazio raccontò al padre Luis Gonçalves de Camara, il quale, dotato di buona memoria, dettò ad uno scrivano quanto ascoltato.
L’opera, scritta in spagnolo e parte in italiano, ad un certo punto sparisce per volere di Francesco Borgia, terzo Superiore generale, e viene ristampata nel 1731 nella versione originaria.
Il pellegrinaggio cui fa riferimento il titolo è un pellegrinaggio interiore alla ricerca della terra promessa; è la continua richiesta allo Spirito di suggerire cosa Gesù voglia che Ignazio compia nella sua vita, il messaggio che Dio desidera portare al mondo attraverso la sua vita, partendo da ciò che egli è. Per questo il linguaggio si avvale di termini quali “cavaliere, armi, lotta, re, dama” che rappresentano il mondo di Ignazio prima della conversione.
Fondazione San Giorgio – Proposte 2021/2022
Vedere Nuove Tutte le cose in Cristo
LETTURA e COMMENTO del
“Racconto del pellegrino Ignazio”
Proposta Esercizi nella Vita Ordinaria
Diocesi di Bergamo 2021 / 2022
Iniziative sull’Anno Ignaziano 2021/2022
Preghiera dell’Anno Ignaziano
Il Racconto del Pellegrino