2° Incontro – 27 Ottobre 2023
Le mani sulla Creazione
In Gn 2, dopo aver posto Adam nel giardino di Eden, Dio esce di scena perché desidera che l’essere umano scelga responsabilmente l’orientamento da dare alla propria vita. Lascia però un segno della sua presenza nel comandamento: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti”. Entra ora in scena il Serpente che coinvolge la “donna” in un serrato dibattito sul senso del comandamento; un dibattito in cui è in gioco la capacità di distinguere ciò che fa vivere e ciò che arreca distruzione e morte.
Il capitolo illustra l’alternativa decisiva di fronte alla quale si trova ogni persona – qui rappresentata dalla “donna”- : prestare ascolto alla voce della Sapienza o a quella della Follia. Il Serpente esprime in maniera tendenziosa perplessità per quanto Dio avrebbe detto e ne stravolge il senso. Diversamente da quanto Dio aveva detto, la Donna si è convinta che al centro del giardino si trovi l’albero della conoscenza del bene e del male, mentre in Gn 2,8 è scritto: “…l’albero della vita in mezzo al giardino”. Il Serpente è riuscito a portarla a pensare che il divieto occupi una parte centrale nella relazione con Dio, che sembra così proibire tutto.
La questione cruciale diventa quella dell’intelligenza spirituale della realtà: la Donna, invece di misurarsi con la parola impegnativa del comandamento, dà spazio alle parole seducenti del Serpente che fanno balenare un futuro straordinario: ”Sarete come Dio, conoscendo il bene e il male” e lasciano intendere che l’essere umano si realizza allungando le mani su quanto ha ricevuto. La Donna ora vede l’albero della conoscenza desiderabile e crede saggio mangiarne il frutto, cadendo invece irreparabilmente nella stoltezza che attraverso di lei entra nel mondo. Sottolineando la condivisione del frutto, l’autore biblico fornisce una conferma di come ogni essere umano sia coinvolto nella trasgressione del comandamento.